Chiamare a raccolta scienziati, nutrizionisti, clienti e
fornitori per studiare i menu che alla salute e al benessere associno i bisogni
di una nuova cultura del cibo a scuola, in ospedale, in azienda e in viaggio.
La Ricerca & Sviluppo di Elior da oggi si chiama “Food Academy”, spazio
dedicato all’analisi della materia prima con chi la coltiva e la produce, allo studio
di nuovi processi e tecniche di trasformazione degli alimenti con strumenti di
alta tecnologia, soluzioni di risparmio energetico e non spreco, per arrivare
allo studio di nuovi menu e proposte alimentari per i diversi bisogni di
ciascuno.
Food Accademy, che ha sede nel Bodio Center a Milano, è un
crocevia di competenze con partner d’eccellenza come Istituzioni scientifiche
italiane e internazionali, professionisti nel mondo della nutrizione, tecnologi
alimentari, università come quella di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, chef
stellati con i quali Elior stringe continue collaborazioni, associazioni come
la Fondazione Banco Alimentare. Ma soprattutto è la connessione di tutto questo
con i clienti e i fornitori della Grande Cucina con i quali pensare e
realizzare il futuro dell’alimentazione.
“La Food Academy Elior
è un luogo di formazione e innovazione dove il gusto incontra la ricerca - spiega
Rosario Ambrosino Amministratore Delegato di Elior - Siamo la prima azienda di ristorazione collettiva in Italia e
prepariamo e serviamo ogni anno oltre 108 milioni di pasti. Grandi numeri che
ci portano a dover agire ogni giorno con la massima cura e che ci obbligano a riflettere
sui bisogni nutrizionali futuri. Abbiamo riunito nella Food Academy differenti
competenze per esplorare nuove forme di ristorazione, innovative e sostenibili,
all’insegna della corretta alimentazione”.
Un impegno che concretamente si traduce con lo studio di
proposte ad hoc in ogni segmento di mercato e calate nei bisogni specifici di
ogni cliente.
“Nel settore delle case
di riposo – aggiunge Andrea Cartoccio Direttore Marketing Communication
& Innovation Elior – per esempio
stiamo mettendo a punto dei piatti che possano incontrare i bisogni di persone
molto anziane, con scarso appetito, ma che necessitano di un alto valore
nutrizionale concentrato in porzioni molto ridotte. Per le scuole pensiamo a
nuove proposte per imparare a mangiare la verdura. Per alcune aziende invece
stiamo studiando soluzioni per aiutare professionisti che non hanno orari, ad
avere tutto il giorno disponibile un pasto buono e bilanciato”.
Innovare, oggi significa soprattutto farlo con la massima
attenzione all’ambiente.
“La sostenibilità è ormai una responsabilità
sociale – dichiara Marco Lucchini Segretario del Banco Alimentare - per questo motivo
ringrazio Elior per averci scelti come partner in questo
progetto di innovazione sostenibile. Sono più di dieci anni che collaboriamo
ogni giorno a ridurre lo spreco del cibo recuperandolo per darlo a chi è in difficoltà. Ma la collaborazione con Elior
non vuole limitarsi solo a questa
“buona azione” per cui
abbiamo allo studio diverse altre iniziative, soprattutto esperienze formative, per creare una cultura del cibo
e del suo valore sempre più radicata e che possa portare all’acquisizione di
buone abitudini quotidiane di non spreco”.
Per Food Accademy il tema della formazione è centrale come dimostra anche la collaborazione con l’Università di
Pollenzo.
“Elior
è ormai da sette anni un partner strategico della nostra Università – precisa
Silvio Barbero Vicepresidente dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
di Pollenzo (UNISG) - è stato per noi un
interlocutore di rilievo internazionale con cui dialogare sulle tematiche
relative alla distribuzione di cibo su larga scala. Ha da sempre mostrato un
grande interesse per la crescita culturale delle proprie risorse, negli anni
abbiamo organizzato insieme corsi presso il nostro ateneo e, ora, la creazione
della Food Academy permetterà di rendere la formazione sempre più centrale
nelle loro strategie”.
In sintesi come spiega Federico
Ramponi Docente del Politecnico di Milano, che si occupa di creatività
generativa – “Food Academy è un facilitatore dell’innovazione, il
contenitore ideale per mettere a confronto diversi profili sui temi legati alla
ristorazione per pensare e progettare ciò che avverrà nel prossimo futuro. Un approccio
legato alle persone che interagendo correttamente producono risultati di
qualità”.
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